SINDACO GRANDO DICIAMO LE COSE PER COME STANNO
SINDACO GRANDO DICIAMO LE COSE PER COME STANNO
Ancora una volta leggiamo che la Giunta Grando vorrebbe far passare la “ritirata spagnola” sulla questione del progettato trasloco delle persone (non sacchetti di spazzatura, è bene ricordarlo a chi pensa di poterli buttare dove capita) dai locali di via Aldo Moro per una “gentile concessione” alle associazioni che hanno manifestato un contenuto dissenso al momento che sono state ammesse al cospetto del Grando Capo.
Non possiamo consentire che si consumi questo falso storico: è la “storia” di questa vicenda che indica a chiare lettere che la realtà è ben distante dalla rappresentazione fatta da un Sindaco & C. che costringe i nostri figli in carrozzina a destreggiarsi fra gli ingombri dei marciapiede di Ladispoli.
La storia, documentata dagli articoli di stampa, indica l’assessore Cordeschi che ha preannunciato per il 4 febbraio una riunione “per illustrare” le motivazioni dello spostamento dei ragazzi disabili dai locali di via Aldo Moro.
Poi, evidentemente pressata dal diffuso sentimento di disgusto di chi, dopo i tagli dell’anno scorso, ha ben compreso che trattavasi di un’angheria ai danni delle persone più deboli, la Cordeschi in una riunione presso il Granarone di Cerveteri ha preso le distanze dall’iniziativa.
A questo punto il Sindaco Grando si è reso conto dell’insostenibilità della posizione ed ha pensato di poter “salvare capra e cavoli” presiedendo lui la riunione “fra amici” del 4 febbraio all’esito della quale “magnanimamente” ha acconsentito di non dar luogo all’ipotizzato trasferimento che noi non abbiamo avuto nessuna remora a definire l’ennesima porcata in danno delle persone disabili.
Questa è la storia.
Adesso un po’ di geografia.
La strada davanti al “Centro Mani Tese” di via Rimini a Ladispoli (che ospita molti ragazzi disabili) è ormai assimilabile a quelle di Beirut dopo i bombardamenti.
Certo la Delegata per l’handicap del Comune di Ladispoli, di origini libanesi, di buche ne avrà viste di più grosse e non si impressiona ma, prima che l’Amministrazione Grando sia costretta ad inaugurare un “Centro Gambe Rotte” ad uso e consumo di chi già ha anche una mobilità ridotta, sarebbe il caso che si interessi della questione visto che su quella via dispone di un immobile.
Sindaco Grando, ove si risolva questo problema, la autorizziamo a scrivere che ha dato seguito ad una richiesta delle persone più deboli e disagiate.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus