Non dimentichiamoci il passato per preparare il futuro
Sono passati due anni da quando in tanti ci siamo mossi verso Palazzo Falcone per gridare forte “dignità…. dignità” perché l’Amministrazione Grando con i suoi tagli all’assistenza alle persone disabili aveva condannato ad un’estate di stenti i ragazzi privati dell’assistenza SAISD, quella che serve per farli uscire di casa e stare con gli altri.
Dignitosamente abbiamo reagito al colpevole atteggiamento di un sindaco che è giunto ad irridere una ragazza disabile (assistita dalla nostra Associazione) perché si trovava, sotto un sole torrido, a protestare contro ciò che la colpiva.
Dignitosamente non ho reagito quando quello stesso sindaco, che evidentemente temeva le argomentazioni che avrei addotto, ha dato disposizioni affinché non potessi accedere alla Casa Comunale con la delegazione che avrebbe dovuto confrontarsi con lui.
Dignitosamente abbiamo condotto una campagna di sensibilizzazione per rappresentare ai cittadini di Ladispoli in quale ignobile stato venivano lasciati loro concittadini bisognevoli mentre beceramente si sprecavano risorse.
Niente da fare, l’accoppiata “Grando-Cordeschi” decise di proseguire su quella strada e fece anche di peggio: da un lato si veicolava la distruzione del Parco degli Angeli (punizione per chi aveva osato dissentire?) e dall’altro i ragazzi disabili venivano privati del Centro Diurno appositamente creato per loro nell’area artigianale mentre veniva boicottato un programma di realizzazione del “Dopo di noi”.
Queste cose non possono essere dimenticate da chi ha subito quelle angherie: i ragazzi della Parco degli Angeli Onlus non hanno più avuto l’assistenza decurtatagli, specifica per l’integrazione sociale. Abbiamo dovuto provvedere a nostre spese mentre si spendevano soldi in telecamere per proteggere una piazza cara all’amministrazione Grando e concerti a stagione finita.
Queste cose devono essere ricordate.
A coloro che ci hanno espresso solidarietà in quei giorni o che semplicemente ne hanno preso atto diciamo che é la memoria di ciò che è successo che deve indirizzare le scelte di chi, i cittadini, hanno gli strumenti per cambiare il deplorevole stato in cui versa, purtroppo in generale, il Sociale della nostra città.
Situazione che si è cercato di camuffare dietro qualche giostrina o con il dispensar di pacchi alimentari frutto della generosità di tanti e consegnati da una mano che veniva porta…… per essere baciata.
Noi non dimentichiamo, anche perché non abbiamo ricevuto risposte ai tanti interrogativi posti ad un sindaco che appare sempre più lontano dalle vere necessità di una città sempre più grigia.
Noi continueremo ad essere quelli che parlano, quelli che possono permettersi di farlo per denunciare lo squallore delle scelte di un’Amministrazione le cui capacità trovano la maggiore espressione nei proclami cui segnono solo deludenti iniziative e mirate elargizioni.
Ci eravamo illusi che la “dismissione” della Signora Cordeschi dal ruolo di Assessore alle Politiche Sociali fosse il segnale di un pur tardivo ravvedimento.
A questo punto è da ritenersi che ben rappresentava l’animo e le capacità di questa Amministrazione per ciò che riguarda le problematiche e gli obiettivi di settore e che la sua sostituzione appare solo come uno strenuo tentativo di sterilizzarsi dagli effetti dei suoi nefasti eccessi.
Tanto valeva che restasse al suo posto.
Domenica 27 è una ricorrenza che Ladispoli non deve dimenticare perché certe scelte vergognose sulla pelle dei più deboli devono essere sempre poste all’indice.
Quell’indice che da un lato accusa e che dall’altro indica ai cittadini seri, sensibili e sensati la strada da percorrere affinché le cose possano cambiare.
Filippo Bellantone/ Presidente APS Parco degli Angeli Onlus