Dalla follia alla distruzione poi la RICOSTRUZIONE

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  1. Ladispoli, acque agitate intorno a Nuove Frontiere Onlus (mercoledì, 2 Maggio 2018)
  2. Replica Parco degli Angeli onlus, Bellantone: “Versione offerta in contrasto con la realtà” (mercoledì, 2 Maggio 2018)

Dalla follia alla distruzione poi la RICOSTRUZIONE

In questo periodo abbiamo dato la notizia del fatto che, seppur devastato dalla Nuove Frontiere Onlus, finalmente siamo stati reintegrati a seguito di provvedimento magistratura nel possesso del Parco degli Angeli.

Tuttavia abbiamo rilevato che c’è ancora molta confusione, alimentata da notizie distorte, sulle dinamiche che hanno visto contrapposte in modo insensato due realtà associative che invece avrebbero dovuto essere solidali e complementari e dunque abbiamo valutato opportuno di proseguire con l’opera di corretta e documentata informazione.

Avevamo data documentata contezza con il resoconto “Dalla speranza alla follia”, pubblicato sul sito www.parcodegliangelionlus.it, di quanto occorso fino al 30 aprile 2018, giorno in cui la Nuove Frontiere Onlus si è barricata nel Parco degli Angeli, facendovi trovare chiusi dentro dei ragazzi disabili, pur di non consentire ai nostri ragazzi, anch’essi disabili, di ivi proseguire le attività che necessariamente avevamo organizzato per loro con la nuova associazione considerato che la precarietà dei rapporti con la Nuove Frontiere Onlus non avrebbe consentito loro di essere sereni in un contesto gestito da tale associazione.

Partiremo dalle tristi immagini dei Carabinieri, che sono stati fatti intervenire per constatare la situazione, al cancello del Parco degli Angeli che tuttavia abbiamo voluto che non diventasse un campo di battaglia rassegnandoci ad attendere un provvedimento della magistratura che ci reintegrasse nel nostro diritto di fruire della struttura.

Provvedimento che è arrivato ed è divenuto definitivo dopo quasi due anni, ma nel frattempo sono successe molte cose….. che vi riferiremo in piccoli resoconti settimanali per non tediare con una lunga lettura chi vorrà capire di più su una vicenda che non ha fatto bene a nessuno.

NON SAREMO NOI A CACCIARE RAGAZZI DISABILI DAL PARCO DEGLI ANGELI
(continua “Dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione”).

Questo ci siamo detti con l’amico Mario Frazzetta, il proprietario del terreno dove è stato realizzato il Parco degli Angeli.

Già la decisione di revocare il comodato d’uso del terreno alla Nuove Frontiere Onlus era stata molto sofferta, ed era stata fatta per far pressione su tale associazione affinché desistesse dal non voler accettare la pacifica e civile convivenza con la Parco degli Angeli Onlus.

Dopo l’intimazione alla Nuove Frontiere Onlus di rilasciare l’area (mai seguita da atti giudiziari, poiché l’animo era quello di non cacciare nessuno), dopo che il comodato è stato concesso alla nostra associazione per evitare la decadenza della concessione edilizia della struttura abitativa (legata ad un titolo sul terreno) istituendo un titolo in favore della Parco degli Angeli Onlus, si è proseguito con l’invito ad una soluzione pacifica nonostante un efferato attacco mediatico condotto sia nei miei confronti che dell’amico Mario e ormai costretti ad agire in giudizio, si è deciso di chiedere alla competente magistratura il nostro reintegro nel possesso del Parco degli Angeli.

Avendo la Nuove Frontiere Onlus perso ogni diritto di godimento dell’area dove era stata realizzata la struttura, necessariamente la nostra associazione ha dovuto richiedere il riconoscimento di un possesso esclusivo, fermo restando come da accordi con l’amico Mario che qualora la nostra domanda fosse stata accolta, per il bene di tutti i ragazzi, avremmo di nuovo teso la mano alla Nuove Frontiere Onlus.

Il provvedimento c’è stato, la mano l’abbiamo tesa ma….. le sorprese sono continuate.
Ve lo racconteremo al prossimo episodio.


LA SOFFERENZA TEMPERA LO SPIRITO MA È STATO VERAMENTE DURO DOVER SOPPORTARE
(continua “dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione”)

Lorenzo Ricalzi nella sua “Psicologia di Dio” ha espresso il concetto che la sofferenza ha il merito di distrarre un’attenzione troppo concentrata su quello che si ha per aiutare a comprendere un po’ di più quello che si è.

All’inizio di maggio del 2018, a sei mesi da quando la Nuove Frontiere Onlus aveva impedito alla nostra associazione di poter accedere al Parco degli Angeli sostituendone la serratura del cancello, la rabbia stava montando forte a causa della folle determinazione di tale associazione di non accettare una pacifica e civile convivenza nella struttura realizzata insieme da tutti noi.

Paradossalmente la struttura era nella disponibilità di chi, violando ogni etica, aveva affermato il principio che chi è prepotente ottiene ciò che vuole.
E apparentemente la Nuove Frontiere Onlus appariva gratificata da tale scelta: senza alcun titolo continuava a disporre in modo esclusivo del Parco degli Angeli mentre noi eravamo costretti a cercare una nuova sede per le attività dei ragazzi, ancorché provvisoria.

Sedare l’impulso di un atto di forza non è stata cosa da poco mentre ci adattavamo nella genuina ospitalità della Scuola Salvo D’Acquisto di Cerveteri che ci aveva messo a disposizione un’aula nelle ore pomeridiane.
Ci siamo però detti che una reazione violenta andava contro i principi che ispiravano il nostro agire: riprenderci con la forza il Parco degli Angeli avrebbe significato impedire che dei ragazzi disabili vi accedessero.
Noi non lo avremmo mai fatto e poco importava se agli occhi della gente saremmo sembrati deboli o perdenti, perché forte è chi non deroga ai propri principi, qualsiasi sia il costo da sostenere.

Ed abbiamo cominciato con i costi dell’affitto e dell’adeguamento dei locali reperiti nel centro storico “La Boccetta” di Cerveteri.
Il 3 agosto 2018 abbiamo inaugurato con una bella festa quella sede, con i ragazzi circondati dall’affetto di chi aveva compreso il loro dramma.
Ragazzi ai quali avevamo detto che al Parco degli Angeli eravamo diventati troppi e che quindi lo avrebbero utilizzato a turno.
Abbiamo glissato quando con la loro connaturata spontaneità i ragazzi ci dicevano che loro si sarebbero “stretti” volentieri pur di stare insieme.

L’estate passò lenta, forse troppo dopo le udienze al Tribunale di Civitavecchia, e con l’autunno – il 9 ottobre 2018 – il Giudice delegato per la vicenda riconobbe il diritto della nostra Associazione di fruire del Parco degli Angeli.
Anche se avevano penalizzato i nostri figli siamo rimasti fedeli al principio di non colpire i loro e per il tramite del nostro legale abbiamo indicato alla Nuove Frontiere Onlus che il 22 di ottobre saremmo stati presso la struttura per procedere in modo civile con una pacifica convivenza.

Non immaginavamo che…..
ma ve lo racconteremo al prossimo episodio.

Se volete leggere l’Ordinanza ed un nostro commento al riguardo cliccate sul link che segue.

La pazienza e’ la virtu’ dei forti.


DURA LA LEGGE O LA LEGGE SI PUO’ DURARE NELLO SBEFFEGGIARLA?
(continua “Dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione)

Come avevamo preannunciato alla Nuove Frontiere Onlus, il 22 ottobre del 2018 ci siamo recati al Parco degli Angeli per rientrare nel possesso della struttura nonostante che detta associazione, per il tramite del suo legale, avesse già fatto sapere che non aveva nessuna intenzione di eseguire l’ordinanza che il Tribunale di Civitavecchia aveva emesso il 9 dello stesso mese.

Giunti sul posto ci siamo resi conto che nella struttura erano nuovamente asserragliati genitori della Nuove Frontiere Onlus con i rispettivi figli disabili e abbiamo ritenuto opportuno di non far rivivere a quei ragazzi l’esperienza del 30 aprile 2018 con i Carabinieri ad identificare i presenti.

Al mattino dopo, però, siamo tornati sul posto quando non c’era nessuno ed abbiamo cambiato la serratura del cancello e mandato alle 09.28 una pec alla Nuove Frontiere Onlus con la quale dicevamo di venirsi a prendere una copia delle chiavi e di non opporre ulteriori resistenze ad una pacifica convivenza.

Alle 11.20 abbiamo però constatato che avevano asportato la serratura e apposto al cancello una pesante catena.
Alle ore 11,44 mandavamo una nuova pec alla Nuove Frontiere Onlus invitando la sua rappresentante legale a desistere da un atteggiamento di chiusura che peraltro violava il giudicato del Tribunale di Civitavecchia.

Non avendo ricevuto nessuna risposta abbiamo dovuto necessariamente chiedere al Tribunale l’esecuzione forzata dell’Ordinanza del 9 ottobre 2018.
La Legge però non ha tempi brevi e nelle more dell’esecuzione la Nuove Frontiere Onlus ha impugnato detta Ordinanza ed il Giudice dell’esecuzione, in pendenza di un’impugnazione, ha sospeso la procedura.

Non restava che aspettare che il Tribunale si pronunciasse sull’impugnativa della Nuove Frontiere Onlus.
Nel frattempo abbiamo constatato che erano sparite le nostre attrezzature (al riguardo abbiamo già illustrato il fatto nel pezzo visionabile cliccando sul link
https://www.facebook.com/1494693617317013/posts/2802907503162278/ ) e ci ha fatto male constatare che, giunto il Natale, il Parco degli Angeli era stato lasciato senza una luce da chi aveva ostinatamente rifiutato la pace.

Con Ordinanza del 26/02/2019 il Tribunale di Civitavecchia ha respinto il reclamo della Nuove Frontiere Onlus intimandole di consegnarci le chiavi della struttura per una civile convivenza.

Abbiamo esultato credendo che presto ci saremmo lasciati alle spalle i momenti difficili.
Non potevamo immaginare che……

ma ve lo raccontiamo al prossimo episodio.

Visiona i documenti in Pdf

PEC 23 OTT 2018 09.28

PEC 23 OTT 2018 11.44

Provvedimento magistrato


 COME PIGLIARSI TUTTO E FARE I COMODI PROPRI CON L’AIUTO DEL COMUNE DI LADISPOLI
(continua “Dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione”)

La determinazione della Nuove Frontiere Onlus di rifiutare la pace celava un ben preciso disegno, per il quale era necessario aver mano libera nella gestione, anche patrimoniale, di tale associazione.

Con un colpo di mano il Collegio dei Probiviri della Nuove Frontiere Onlus, il cui Presidente – alla faccia di ogni principio di terzieta’ – era l’Avvocato che patrocinava tale associazione nei giudizi promossi per la reintegra della Parco degli Angeli Onlus nella struttura di via dell’Infernaccio a Cerveteri, ha giudicato che coloro che avevano aderito alla nostra associazione avrebbero dovuto essere espulsi dalla Nuove Frontiere Onlus.
Così facendo la compagine sociale veniva “depurata” di coloro che avrebbero potuto dissentire dallo scempio organizzato con il placet ed il sostegno del Comune di Ladispoli.

Prendere tempo era funzionale per poter ottenere l’assegnazione del terreno di via delle Viole, avvenuta nella primavera del 2019 con un bando confezionato ad hoc per la Nuove Frontiere Onlus con la previsione del possesso di un requisito posseduto solo da tale associazione (al riguardo potete leggere un approfondimento cliccando sul link:  ADESSO SCOPRIAMO QUALCHE “ALTARINO” DEL SINDACO ALESSANDRO GRANDO

Abbiamo ricondotto tale decisione al fatto che non erano state regolamentate con le Ordinanze anzidette le modalità di coutilizzo del Parco degli Angeli e la stessa ha comportato che ci siamo dovuti rivolgere ancora una volta al Tribunale e nel frattempo una infervorata Lucia Cordeschi, Assessore alle politiche sociali del Comune di Ladispoli, il 6 luglio 2019 dai microfoni di Centro Mare Radio pontificava circa lo spostamento di quello che ha dissennatamente definito “ex Parco degli Angeli” verso il terreno di via delle Viole, assegnato con dubbie modalità alla Nuove Frontiere Onlus (al riguardo potete visionare il nostro commento cliccando sul link : LA CORDESCHI NON SA NEMMENO COSA È IL PARCO DEGLI ANGELI.

Il Giudice ha fissato l’udienza al 20 settembre 2019 e dunque abbiamo dovuto affrontare un’altra estate senza poter disporre degli spazi e della frescura del Parco degli Angeli, che veniva orribilmente trascurato (al riguardo potete visionare il nostro commento cliccando sul link: NON SERVONO MOLTE PAROLE IL DEGRADO PARLA DA SOLO da chi se ne era impadronito, così come per il pulmino e le ingenti risorse liquide raccolte anche da coloro che erano stati espulsi.

Settembre è arrivato con un’altra Ordinanza a noi favorevole e altre sorprese ma………
ve lo raccontiamo al prossimo episodio.


E POI ARRIVÒ LA DISTRUZIONE. TARGATA COMUNE DI LADISPOLI?

(continua “Dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione”)

Udienza del 20 settembre 2019, la Nuove Frontiere Onlus non si presenta.
Forse la loro strategia contemplava un ulteriore rinvio ma il giudice, verificata la validità delle notifiche, decide di proseguire e ritiene la questione matura per la decisione.

Nel pomeriggio dello stesso giorno il legale della Nuove Frontiere Onlus comunica al nostro che sono disponibili a rilasciare l’area.
Lo stesso giorno ci rendiamo conto che sono in corso dei lavori che apparivano di “smembramento” della struttura abitativa.

Realizzando che non avevano intenzione di reimmetterci nel possesso di una struttura funzionante decidevamo di attendere il provvedimento giudiziario per comprendere se la portata dello stesso avrebbe potuto inibire le loro attività di asportazione.

Giorno 25 settembre decidevamo di intervenire perché erano in corso veri e propri atti vandalici su tutto ciò che non poteva essere asportato.
Sul posto era intenta nel “lavoro” una persona con qualche pregresso giudiziario che, però, dopo un breve chiarimento è risultato evidente che era estranea alle dinamiche decisionali e che stava li “a guadagnarsi la giornata”.

Lo avvertivamo che avremmo richiesto l’intervento dei Carabinieri e gli suggerivamo di avvisare chi era responsabile delle attività che stava svolgendo.
E così mentre noi chiamavamo i Carabinieri anche lui si metteva in contatto con qualcuno.
La prima ad arrivare è stata la signora Lucia Cordeschi, seguita dopo circa un quarto d’ora dalla legale rappresentante della Nuove Frontiere Onlus.

All’arrivo dei Carabinieri spiegavo loro che la demolenda struttura era stata dichiarata dal Comune di Cerveteri opera di pubblica utilità e che, dopo le modifiche normative del 2008, a nostro giudizio rientrava nelle tutele dell’art. 420 c.p..
La questione non si presentava lineare e dunque i militari si limitavano ad identificare i presenti (la Cordeschi è stata identificata quale assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ladispoli, pertanto era in tale veste che si era presentata) e la rappresentante legale della Nuove Frontiere Onlus ha affermato che le opere in atto erano conseguenti al fatto che era stato “decretato” che detta associazione avrebbe dovuto rilasciare l’area entro il mese di settembre.

Non ci risultava, però, nessun decreto o altro provvedimento giudiziario in tal senso, quindi detta affermazione (unitamente a quella che la Parco degli Angeli Onlus avrebbe ottenuto solo la reintegra nel possesso del terreno), si palesava quale inveritiera e strumentale per fuorviare le forze dell’ordine fatte intervenire sul posto.
I Carabinieri, in assenza del provvedimento di un Giudice, ancorché notiziati che era in corso di emissione, hanno ritenuto di non dover adottare nessuna misura interdittiva e ci hanno invitato a sporgere querela.

Quando l’11 ottobre è stato depositato il provvedimento del Giudice lo scempio era compiuto.
L’Ordinanza imponeva alla Nuove Frontiere Onlus di consegnarci copia delle chiavi del Parco degli Angeli, da condurre in compossesso, ma ormai non era rimasto nemmeno il cancello.

Non restava altro che rivolgersi alla giustizia e lo abbiamo fatto in modo differenziato per ciò che riguardava la distruzione di un’opera di pubblica utilità che per la violazione delle Ordinanze del Tribunale.
E, attenendoci al dispositivo dell’ultima Ordinanza, nell’evidenza che la Nuove Frontiere Onlus non ne aveva reso possibile l’attuazione, abbiamo aspettato che fosse l’Ufficiale Giudiziario a reimmetterci nel compossesso della struttura, ormai da considerarsi meramente possesso, visto che l’avevano abbandonata dopo lo scempio e, sebbene gli atti gli fossero stati notificati, detta associazione non si è presentata per le operazioni di constatazione dello stato dei luoghi ed attuazione (per quel che possibile) dell’Ordinanza, condotte dal 23 al 30 gennaio del 2020.

Sarà la Magistratura a stabilire se sono stati commessi altri illeciti oltre a quelli per cui ci sono già giudizi penali in corso e quale è stato il ruolo della signora Cordeschi in questa vicenda.
Certo è singolare che l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ladispoli si sia trovata (a fare da garante dell’operazione?) dove si stava distruggendo un’opera di pubblica utilità ubicata nel Comune di Cerveteri.

Comunque, a prescindere dalle decisioni magistraturali, rimangono in tutta la loro gravità le azioni condotte in danno di persone disabili per le quali la condanna morale è inevitabile e gravera’ a vita su chi ha avuto il coraggio, anzi lo stomaco, di portarle a termine.

Le immagini dello scempio potrete rivederle cliccando sul link:  I GIUDICI CI DANNO SEMPRE RAGIONE
MA QUANTO DEVONO ANCORA SOFFRIRE I NOSTRI RAGAZZI PER QUESTA FOLLIA?,  e speriamo che l’orrore che suscitano sia obliato da quelle della ricostruzione del Parco degli Angeli che non è mai morto e mai si è spostato da via dell’Infernaccio a Cerveteri.

Filippo Bellantone /Presidente APS Parco degli Angeli Onlus

Leggi la  SENTENZA ACCOGLIMENTO TOTALE  11 OTT 2019