UN COMUNE OBIETTIVO PUO’ ESSERE COMUNQUE PERSEGUITO
In questi giorni la pace è il tema di speranza nel cuore di tutti per poi dover tornare con i piedi per terra tenendo conto che dietro gli scontri ci sono sempre obiettivi da cogliere.
Cinque anni fa l’amministrazione Grando ha veicolato, o quantomeno fomentato, lo scontro fra famiglie che condividevano e condividono la realtà dell’handicap.
Così da un lato si sono trovate famiglie che ambivano di assicurare ai propri figli un “dopo di noi” organizzato in modo diretto sul nostro territorio e dall’altro famiglie alla ricerca di un’identità più definita che non hanno resistito al fascino delle promesse e delle elargizioni con scadenza al momento delle elezioni.
Per cinque lunghi anni la politica dell’arroganza e della prevaricazione ha prodotto il boicottaggio delle nostre iniziative per “dare un tetto al futuro” delle persone disabili quando non potranno più vivere sotto il tetto dei loro genitori.
Poi, nel momento dell’orientamento elettorale, la già assessora delle sentenze inesistenti, viene riproposta da quella politica nel tentativo di propinare ai meno attenti l’illusione che chi ha gestito la città con il “bastone del comando” voglia interessarsi della problematica piu’ grande di chi vive la realtà dell’handicap.
Noi però siamo attenti nel cogliere i “segnali” che provengono dal territorio e non ci sfugge che gruppi di famiglie consociate si stanno orientando in senso diametralmente opposto rispetto a chi ha imposto loro di digerire tagli e tentativi, qualcuno ahimè andato a termine, di destinare per altri fini strutture nate per il sociale.
Che ben venga il “risveglio” di tali famiglie perché, nonostante le spaccature mediante le quali l’attuale amministrazione ladispolana ha attuato il principio del “dividi e vinci”, si può, nel rispetto delle proprie individualità, convergere sull’obiettivo comune di realizzare un “dopo di noi” partecipato fra gli Enti comunali (ragionando in termini di Distretto socio – sanitario) e le realtà associazionistiche e cooperativistiche.
La Parco degli Angeli Onlus è rimasta sempre dallo stesso lato della “barricata” e a breve, per il tramite di una propria esponente, continuerà a lavorare per portare avanti la cultura della solidarietà che deve accumunare le famiglie rese fragili dalle circostanze della vita.
Una persona che del problema non se ne occupa ma che, bensì vivendolo, saprà parlare ai cuori di chi non può continuare ad essere illuso da coloro che, dopo aver per cinque anni boicottato il “dopo di noi”, si permettono di parlarne sol perché la questione è stata attenzionata da altri candidati sindaci.
E allora il messaggio “della colomba” è rivolto alle famiglie che la disabilita’ la vivono sulla propria pelle: uniamoci per portare avanti il “dopo di noi” sul nostro territorio. Per poterlo fare c’è una sola strada, cioè fare in modo che nell’uovo di Pasqua elettorale non ci troviamo l’amara sorpresa di un Grando – bis.
Ormai è tempo di scendere in campo in modo chiaro per il bene dei nostri figli ed ognuno lo faccia per come crede ed affiancando le persone in cui crede, purché siano dal lato giusto.
Noi scenderemo in campo illustrando un percorso fattibile alla fine del quale concretamente ci può essere la possibilità di chiudere gli occhi senza la disperazione di non sapere che fine faranno i nostri figli.
E siamo sicuri che lo ascolteranno orecchie attente di persone che sanno che parliamo sul serio e non per propaganda elettorale.
E parliamo dopo aver preso chiari e vincolanti accordi con le persone che ci seguiranno nel nostro cammino.
Che vogliamo non sia solo il nostro.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus