LA CORDESCHI NELLE SABBIE MOBILI
(Documenti in Pdf a corredo dell’articolo “La Cordeschi nelle sabbie mobili”)
Quando si è nella melma agitandosi scompostamente non si fa altro che velocizzare lo sprofondamento.
Questo ho pensato nel guardare la videointervista rilasciata dall’assessora Lucia Cordeschi a l’Ortica Social.
Altre volte l’ho definita impacciata, adesso direi che è in stato confusionale.
Non riusciva a distinguere una sentenza da un’ordinanza ed è finita per citare l’Ordinanza del 09.10.2018 con cui il Tribunale di Civitavecchia, in composizione monocratica, ha sancito che la Nuove Frontiere Onlus giorno 11 novembre del 2017 ha clandestinamente spogliato la Parco degli Angeli Onlus sostituendo le serrature del cancello d’ingresso al Parco degli Angeli (provvedimento confermato in data 26.02.2019 dallo stesso Tribunale in composizione collegiale).
Guarda caso la Cordeschi, che oggi dice che è sempre rimasta fuori dalle questioni fra le due associazioni, quel giorno era in bella posa al Parco degli Angeli unitamente all’attuale presidente della Nuove Frontiere Onlus ed alla delegata per l’handicap del Sindaco Grando.
La Cordeschi alla radio ha insistito più volte sull’esistenza di una sentenza dalla quale si rileverebbe che la Nuove Frontiere era proprietaria delle strutture che costituivano il Parco degli Angeli sul terreno dove erano allocate, poi nell’evidenza che non poteva produrla perché inesistente, ha provato a rimediare citando un provvedimento che dice tutt’altro e che comunque, come nessun altro che abbia formato oggetto di giudizi, verte sulla suddetta proprietà.
Ho vanamente provato più volte, sia direttamente alla radio che pubblicando degli scritti, a spiegare alla Cordeschi le dinamiche sottese al diritto di superficie, mai concesso alla Nuove Frontiere Onlus sul terreno dove sono state realizzate le strutture in argomento, che quindi non sono mai entrate nella sua sfera patrimoniale.
Evidentemente la Cordeschi o non ha le basi culturali per poter seguire quanto illustratole oppure vuole a tutti i costi insistere nell’affermare una realtà inesistente.
Oppure si fida ciecamente di chi le ha raccontato la storiella di ragazzi disabili assediati dentro il Parco degli Angeli.
Ebbene, più volte ho affrontato le varie questioni redigendo resoconti supportati dai documenti di riferimento che sono stati pubblicati sul sito internet www.parcodegliangelionlus.it nelle sezioni “Dalla speranza alla follia” e “Dalla follia alla distruzione, poi la ricostruzione”.
Chi vorrà farlo apprendera’ agevolmente che la Nuove Frontiere Onlus, senza alcun titolo, ha continuato ad occupare l’area concessa in comodato d’uso alla Parco degli Angeli Onlus impedendole anche l’accesso – per l’appunto barricandosi più volte all’interno – nonostante la volontà di quest’ultima, chiaramente espressa, di voler condividere l’utilizzo della struttura.
Struttura sulla quale il Tribunale di Civitavecchia ha riconosciuto alla Parco degli Angeli Onlus il diritto reale di godimento anche a prescindere dalla proprietà (che come si è detto non era in capo a nessuna delle due associazioni), per via del possesso esercitato e anche per via del fatto che la struttura era stata edificata da tutte le persone che facevano parte di entrambe le associazioni.
Chi ha voglia di leggere comprendera’ come “inventandosi” un Collegio dei Probiviri la cui presidenza è stata affidata all’avvocato della Nuove Frontiere Onlus questa associazione è giunta a completare (dopo aver preso atto delle decisioni dei Giudici) all’inizio del 2019 le procedure per l’espulsione dalla stessa di tutti i soci che avevano anche aderito alla Parco degli Angeli Onlus, che era stata costituita per portare avanti i programmi per il “dopo di noi” non condivisi da tutti.
E così mentre si “buttavano fuori” dall’associazione detti soci con i loro figli disabili che così venivano privati delle risorse accantonate anche per loro, il Comune di Ladispoli, con la Cordeschi per portabandiera, si dava da fare per poter assegnare con un bando i cui requisiti erano posseduti solo dalla Nuove Frontiere Onlus il terreno di via delle Viole.
Tale associazione con dei tecnicismi legali è riuscita a differire l’esecuzione delle Ordinanze del Tribunale di Civitavecchia e quando ciò non è stato più possibile ha distrutto le strutture che costituivano il Parco degli Angeli, ricavando materiali per rabberciare a via delle Viole una nuova struttura con quelli asportabili e vandalizzando, rendendoli inutilizzabili, quelli che non potevano essere spostati.
La Cordeschi prima pensavamo che si era solo prestata per questi “giochi”, dal confronto alla radio però si è rilevato che li ha invece diretti prendendo anche contatti in prima persona per l’esecuzione delle opere demolitorie.
Arriveranno, con i tempi della nostra lenta giustizia nella quale continuiamo a credere ed alla quale ci siamo affidati per far riconoscere i nostri diritti violati, anche provvedimenti giudiziari che si esprimeranno sul ruolo di un’assessora che imperterrita ha proceduto in dispregio di Ordinanze che esistono e che oggi pensa di poter buttare fumo negli occhi ai cittadini citando sentenze che non esistono.
Nei prossimi giorni, con cadenza settimanale per non tediare, riprenderemo ogni singolo argomento ampliandolo.
Adesso ci limitiamo a sottolineare che, seppur spiacevole e demotivante, la questione non può più rimanere avulsa dal dibattito politico cittadino.
Un assessore alle Politiche Sociali non può continuare a esprimersi proferendo castronerie ed inventandosi fatti e circostanze nel silenzio di un sindaco che o è rimasto senza parole o preferisce non esprimersi per non rimanere invischiato nella melma delle sabbie mobili.
Per i suddetti motivi chiederemo a tutti i Consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, di portare in dibattito nell’assise cittadina la congruità degli innanzi stigmatizzati comportamenti dell’assessore Cordeschi rispetto ai suoi compiti istituzionali e per disquisire circa il suo mantenimento dell’autorevolezza per poterli esplicare.
In tale assise sono state sviscerate argomentazioni di ben più modesto profilo, come il curriculum vitae di un Consigliere ed il suo diritto di fregiarsi del titolo di “Dottore”, crediamo che sia giunto il momento che nella stessa sede si parli anche di come un assessore alle Politiche Sociali abbia diretto, repetita iuvant, in dispregio di provvedimenti giudiziari la distruzione di un’opera dichiarata di pubblica utilità.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus