LA CORDESCHI ALLA RICERCA DELLA SENTENZA PERDUTA
LA CORDESCHI ALLA RICERCA DELLA SENTENZA PERDUTA
Chi di noi non ha visto i film con Harrison Ford in cui in scenari fantastici Indiana Jones cercava qualcosa di perduto?
Mentre, oggi in diretta su Centro Mare Radio, “amabilmente” mettevo davanti alle sue responsabilità morali l’Assessora Cordeschi per il ruolo che, per sua stessa ammissione è stato addirittura di coordinamento, ha avuto nella distruzione del Parco degli Angeli ad un certo punto, quando ha cominciato ad annaspare parlando di una inesistente sentenza dalla quale si rileverebbe che quanto asportato dal Parco degli Angeli era di proprietà della Nuove Frontiere Onlus, mi si sono materializzate in mente le immagini degli scenari fantastici in cui si muoveva l’eroe sempre alla ricerca di qualcosa difficile da trovare.
Evidentemente l’Assessora vive momenti di onirica esaltazione quando cerca di propinare realtà inesistenti ovvero quando nega quelle fattuali.
Solo che non può trovare una inesistente sentenza che la “coprirebbe” per aver razionalmente appoggiato l’asportazione dal Parco degli Angeli di tutto ciò su cui il Tribunale di Civitavecchia ha riconosciuto alla nostra Associazione un diritto reale di godimento.
Nella piena fase di sonno REM sicuramente era quando ha affermato che la nostra Associazione non avrebbe potuto avere beni dentro al Parco degli Angeli.
Si svegli l’Assessore Cordeschi, torni nella realtà in cui non c’è nessuna sentenza che indica quanto da lei affermato ma ci sono due Ordinanze con cui quattro Magistrati hanno affermato che la Parco degli Angeli Onlus ha subito uno spoglio clandestino della struttura di Cerveteri ed un quinto Magistrato che ha già rinviato a giudizio (COVID permettendo il 30 di questo mese comincia il processo) la persona individuata quale responsabile dell’appropriazione indebita dei nostri beni del valore di circa 15.000 Euro.
Quando sarà ritornata nella realtà forse comprenderà la gravità delle sue azioni commesse con la consapevolezza di ben chiari provvedimenti giudiziari che sono stati ignorati e, magari in un mistico impeto di autoflagellazione, compirà quell’atto che fanno quei funzionari pubblici che si rendono responsabili di atti in perfetta antitesi con lo spirito sotteso alla funzione svolta: le dimissioni.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus